La campagna di Orvieto è tra le più suggestive dell'Umbria. Perché allora non prendersi un weekend per godersela? Ecco alcune cose essenziali da sapere di Orvieto:
- Visibile anche da grandi distanze grazie alla propria maestosità, il Duomo di Orvieto, oltre a regalare una facciata davvero magistrale, cela al suo interno degli affreschi del Signorelli davvero imperdibili. Se passate per il belvedere (la collina di fronte alla cittadina) nelle ore del tramonte, potrete godere della vista del rosone del Duono che riflette i raggi solari, creando una vera magia di luce.
- Il pozzo di San Patrizio, profondissimo eppure arioso, è uno dei capolavori del Sangallo. Le sue dimensioni sono impressionanti: profondo 62 metri, ha un diametro di 13,5 metri. Tutt'attorno si snodano due scale a chiocciola elicoidali che non si incontrano mai.
- Per chi non soffre di claustrofobia, è possibile anche la visita ad Orvieto sottorranea, una città sotto la città, scavata a partire dal IX secolo a.C.
- Durante il periodo pasquale, potrete assistere alla festa della Palombella: una rievocazione di tradizione trecentesca che coinvolge ben 400 figuranti.
- Per godervi un panorama mozzafiato sui tetti di Orvieto, dopo aver affrontato 250 gradini, potrete salire in cima alla Torre del Moro.
- Se volete farvi una passeggiata ristoratrice, c'è un bellissimo percorso ad anello attorno alle mura della fortezza di Albornoz.
- Durante il periodo natalizio e di inizio anno, Orvieto si anima di mercatini, ma soprattutto ospita il famosissimo Winter Jazz Festival, con grandi musicizti da tutto il mkondo.
- Farà piacere sapere, agli amanti dell'arte circense, che Orvieto da qualche anno, durante il mese di settembre, dedica un festival agli artisti di strada. Spettacoli ad ogni piazza e ogni angolo di strada, rendono la città piena di surreale allegria.
- Ricordo che la zona è famosa per la produzione di vini e che in primavera viene promosso un weekend di degustazione "cantine aperte"
Insomma, per organizzare un weekend in questa fantastica cittadina, non c'è che l'imbarazzo della scelta!