Le Gianas, figure affascinanti della mitologia sarda, sono fate immaginate di minuscola statura che abitano le antich e "Domus de Janas", piccole grotte scavate nella roccia sparse per tutta l'isola. La fantasia popolare attribuisce a queste creature caratteristiche molto particolari, che variano leggermente in base alle diverse zone della Sardegna.
In alcune aree, le Gianas vengono descritte come donne incantevoli e ricchissime, vestite di abiti sontuosi, che trascorrono il loro tempo a tessere meravigliosi broccati in telai d'oro. A Tonara, invece, queste creature hanno un aspetto particolare: non è possibile distinguere i maschi dalle femmine perché entrambi i sessi sono identici e vestiti allo stesso modo. Un'immagine insolita proviene da Tortolì, dove le fate hanno lunghe mammelle che gettano dietro le spalle per poter allattare i loro bambini, tras portati in ceste sulla schiena.
Le Gianas possiedono anche doti straordinarie e sovrannaturali. A Isili, ad esempio, si ritiene che esse abbiano il dono della profezia e che siano capaci di determinare il destino degli esseri umani, tanto che nel linguaggio comune si usa dire che qualcuno sia "affaddau de is gianas", ovvero segnato dal destino delle fate.
Queste piccole fate preferiscono agire di notte, evitando la luce del giorno che, secondo la tradizione, potrebbe rovinarne la bellezza. Durante la notte, escono dalle loro grotte e si dedicano alla tessitura, al cucito o addirittura al bucato, spesso preparando il corredo per i loro figli in arrivo.
Le Gianas non sono sempre benevole; in alcune località, come Tortolì e Oniferi, vengono descritte come streghe o maghe dannose. Esistono leggende secondo cui queste fate, se disturbate o anche solo osservate da esseri umani, possono diventare pericolose. Un racconto inquietante descrive come esse siano in grado di stendere un velo incantato per catturare i passanti, sottraendo loro energia vitale.
In certe zone, la leggenda racconta che un tempo le Gianas fossero molto vicine agli uomini, aiutandoli in diverse mansioni. Ma quando gli uomini persero la loro bontà e iniziarono ad agire malvagiamente, queste fate si sentirono deluse e decisero di abbandonare definitivamente quei luoghi.
Oggi, le Domus de Janas, visibili in tutta la Sardegna, continuano ad alimentare la curiosità e la fantasia di chi visita l’isola, offrendo un affascinante collegamento tra storia e leggenda.